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Papà separati contro le discriminazioni

Firmato l’accordo, l’associazione “Genitori negati” entra a far parte dell’ufficio gestito dal Comune

PAVIA. Da oggi anche le mamme e i papà separati possono rivolgersi allo sportello antidiscriminazioni del Comune. L’associazione “Genitori negati” infatti è appena entrata a far parte dell’ufficio gestito dall’assessorato alle Pari opportunità. «Questa è una giornata molto importante per noi – riferisce il presidente Alessio Inguanta – perché a distanza soltanto di un anno dalla nostra fondazione iniziamo questa preziosa collaborazione con il Comune di Pavia».

L’associazione “Genitori negati” infatti è stata fondata il 7 gennaio dell’anno scorso, dopo la brutta esperienza personale di Inguanta. «I papà in difficoltà sono tanti», dice al termine dell’incontro di ieri in municipio il padre 36enne di Roncaro, che nell’ottobre del 2010 si era visto portare via i tre figli. «Secondo noi i minori devono essere allontanati dalla famiglia naturale soltanto nei casi di maltrattamento, abuso e abbandono – continua Inguanta –. In tutti gli altri casi, staccare i bambini dai propri genitori è un’ingiustizia».

Tra gli obiettivi dello sportello antidiscriminazioni del Comune di Pavia c’è anche rimuovere gli ostacoli che impediscono la realizzazione delle parità. «Anche nelle separazioni e nei divorzi possono esserci discriminazioni, soprattutto nei confronti dei padri», spiega il presidente dell’associazione “Genitori negati”, che ha da poco aperto una sede a Pavia, in via Ferrini 66/A. «I figli devono stare con entrambi i genitori – sostiene Inguanta – altrimenti quelli che ci vanno di mezzo sono sempre i più deboli».

Dopo l’adesione dell’associazione che si occupa di tutelare i minori e i genitori in difficoltà, i gruppi che collaborano con lo sportello antidiscriminazioni sono diventati 18, e vanno dall’Arci gay all’Anffas. «Questo sportello vuole dare supporto a chi ha subito discriminazioni», spiega Cristina Niutta, assessore alle pari opportunità che ha partecipato ieri all’incontro con l’associazione “Genitori negati”. «E anche in alcuni casi di separazione molto conflittuale ci possono essere casi del genere».

L’ufficio del Comune che si occupa di discriminazioni è nato il 4 marzo scorso, e presto celebrerà un anno di attività. «Le persone che si sono rivolte a noi sono qualche decina – continua Niutta –. Per il nostro primo anniversario stiamo preparando un incontro per presentare alla città le attività dello sportello».

fonte: la Provincia Pavese del 18 gennaio 2012 – autore: Gabriele Conta

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