Passami Grazia

Vacanze di Natale (post-Natale e post-Capodanno). Interno giorno, tavolo della cucina di casa B.

“A la grande mi passi quello?”

“quello cosa?”

“il giornale”

“c’è una pila intera di giornali qui, Mamma, quale vuoi?”

“passami Grazia, quello in cima alla pila, no? mi sembra ovvio”

“toh”

“grazie”

Conversazioni sul nulla. No, è che le giornate a casa delle vacanze di Natale sono i momenti in cui, finalmente, la Mamma può prendere possesso della pila di giornali e riviste accumulati in un periodo di medio-lungo passato, nella speranza di tenersi aggiornata su libri e tendenze dell’ultimo millennio. In tempi di pandemia, che non è poco. Perché complica ulteriormente le cose.

In questi giorni di relax, c’è una tradizionale e ormai consolidata abitudine ad aprire le porte e lasciare entrare come se fosse un’amica venuta a trovarci perché si deve sfogare, la bulimia da libri, giornali, serie tv e cioccolatini tondi Lindor. Giornali quotidiani (inserti di lettura, solo quelli) + riviste di letteratura per ragazzi + riviste femminili, leccornia della leccornie.

Il tavolo della cucina, nelle vacanze di Natale in casa B, diventa il quartier generale del tutto, con giornali letti e ancora da leggere, ritagliati, annotati, smembrati, sottolineati, mescolati a carte di cioccolatini e dispositivi accesi su cui stazionano puntate incomplete di serie in attesa di essere finite. Perché in questi giorni l’illusione è che ci sia tempo per tutto, per recuperare un anno di ozio costruttivo che durante l’anno non ha mai tempo di essere.

Poco importa che poi la realtà sia diversa, perché alla fine l’accumulo di desideri e materiali ricomincerà con l’anno nuovo e dovrà attendere le feste di Natale successive.

Meno male che ci sono le tisane calde che fanno bene, e liberano le coscienze dai sensi di colpa di questa dissolutezza.