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Per il Primo circolo di Pavia, 40 ore anche il prossimo anno

Davanti a un consiglio di circolo”allargato” la dirigente del primo circolo (Carducci, De Amicis, Torre d’Isola) ha rassicurato le famiglie: le 40 ore restano.

Dalla commissione istruzione del Comune, il 5 novembre, la dirigente del settore istruzione, Ivana Dello Iacono, aveva espresso la necessità di chiedere ai dirigenti dei quattro circoli una previsione per il prossimo anno scolastico. Per capire in che misura il Comune dovrà intervenire per il post-Gelmini. Un’esigenza condivisa dai genitori, rappresentati dal Comitato genitori per la scuola, che hanno chiesto garanzie sul tempo pieno. Davanti a un consiglio di circolo”allargato” la dirigente del primo circolo (Carducci, De Amicis, Torre d’Isola) ha rassicurato le famiglie: le 40 ore restano.  La dirigente, Lidia Bertuggia conferma: «Daremo poi ulteriori dettagli durante i giorni dell’open day». Che per il primo circolo sarà a dicembre: giovedì 11, venerdì 12 e sabato 13. Durante un consiglio di circolo straordinario, aperto anche ai genitori, la dirigente dirigenteha rassicurato le famiglie.  «Ci ha presentato la sua intenzione di mantenere il tempo scuola di 40 ore – spiega Paola Tacconi, del Comitato genitori per la scuola – Considerando l’organico e poiché escono in tutto otto quinte, ha presentato questo modello, perché crede in questa organizzazione». Il primo circolo che oggi propone per tutte le classi le 40 ore, non metterà tra le proposte per il prossimo anno le 24 ore, come previsto dalla riforma.  «Per noi è un successo – commenta Paola Tacconi – anche perché la nostra posizione contraria alle 24 ore è stata ribadita dal Consiglio nazionale della pubblica istruzione e dai pedagogisti». Il Comitato ha anche inviato ai dirigenti scolastici un documento per chiedere preiscrizioni simboliche per le prime, con «l’indicazione del tempo scuola e dell’offerta formativa prevista nei Pof dell’anno scolastico 2008/2009». In pratica si chiede ai dirigenti che il Piano dell’offerta formativa per l’anno prossimo sia lo stesso di quest’anno e che quindi non risenta di possibili variazioni dovute alla riforma, visto «ad oggi mancano regolamenti attuativi della legge che obbligano le autonomie scolastiche ad approvare Pof diversi da quelli approvati nel 2008/2009». Il testo si basa anche su una porta aperta lasciata dal ministro: la possibilità di estendere il tempo scuola oltre le 24 fissate dal ministro Gelmini, se ci sarà la richiesta delle famiglie e la disponibilità economica delle scuole. Indicare il tempo scuola richiesto nella preiscrizione sarebbe un primo segnale di cosa vogliono le famiglie. E la decisione presa dal primo circolo è una prima rassicurazione. Anche senza arrivare alle preiscrizioni, di cui non sono convinti nemmeno gli altri dirigenti. Marianna Bruschi

(fonte: la Provincia Pavese del 22 novembre 2008)

 

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