Pomeriggio in biblioteca – parte seconda

Il pomeriggio in biblioteca di venerdì ha avuto anche un seguito: la strade di ritorno verso casa. Ringalluzzita dall’esperienza nuova e fiera del proprio coraggio per essere sopravvissuta alla lettura in biblioteca, A la grande, in macchina si mette a raccontare un sacco di panzane alla sua ignara sorellina incinturata sul seggiolino di fianco, del tipo: la mia bisnonna diceva sempre che il risotto bisogna farlo sempre con le rose e mai con lo zafferano oppure la mia nonna 150 anni fa abitava in quella fattoria lì (e indica un casotto davanti al quale stiamo passando per assoluto puro caso) oppure tu (A la piccola) non potrai guidare la macchina nemmeno da grande perchè sarai comunque piccola. A la piccola l’ascolta con interesse e risponde ad ogni affermazioni di sua sorella con un pacchè? (=perchè?). Dopo mille spiegazioni strampalate e fantasiose, esasperata, A la grande fa la voce grossa e gesticolando minacciosa dice a sua sorella: se non la finisci di chiedermi perché di faccio tornare nella pancia della mamma e azzero tutto, così devi ricominciare tutto da capo! … … (Ah!...penso. E credo lo pensi anche A la piccola).

La sottoscritta rimane zitta, A la piccola si mette il dito in bocca e si gira dall’altra parte improvvisamente attratta dal paesaggio fuori dal finestrino e A la grande riprende, finalmente indisturbata, con le sue fantasie ad alta voce. Ci sono affermazioni a cui non è prudente replicare.

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