Il diario

Prove

Prove

Succede. Succede che all’alba dei 40 anni ti ritrovi a dare l’esame della tua vita, quello che non cambierà nulla a livello di assunzione o retribuzione, ma potrebbe comunque cambiare qualcosa. Almeno nell’opinione che tu, mamma precoce, una vita dedicata alle figlie e tutto il resto subordinato, hai di te stessa. Perché arriva un momento in cui le minuscole diventano quasi ragazze, comunque più indipendenti. Allora decidi che puoi rimetterti in moto, e ci provi. Passi lo scritto, sopravvissuta alla strage che ne ha epurati la metà, e attendi con ansia l’orale. Che pare sia solo una formalità. Invece non lo è. A un passo dalla vittoria, vieni bocciata. Bisogna ricominciare tutto da capo. Scritto compreso. Tasse comprese. Studio compreso.

"sono una casta, non è colpa tua, devono selezionare" cerca di consolarmi un’amica

"non so. sarà. in realtà non sono stata per niente brillante"
dico io

"mi dispiace, lo rifarai?"

"no, non credo. visto che lo stavo facendo per me, viste le energie, i soldi, il tempo speso, la totale disattenzione nei confronti della mia famiglia. no, non credo potrei farcela"

"invece secondo me dovresti. la prossima volta potrebbe andare bene"

"mmm..no. in realtà sono proprio nauseata. l’unica cosa che vorrei fare sarebbe andare a letto e dormire"

"non puoi"

"lo so bene che non posso"

"e poi cosa vuol dire?"

"che sono stanca morta"

"dormici su bene un paio di notti e poi ne riparliamo"

L’ho fatto. Anzi ci ho dormito su solo una notte. Poi mi sono svegliata scacciando ogni tipo di pensiero dalla mia testa e come un automa mi sono iscritta alla prossima sessione. Bonifico compreso, così non posso tornare indietro. Mi piace complicarmi la vita. Chissà poi perché.

giovedì 1 febbraio 2018 Manu ha scritto:

Brava! Mai arrendersi, quando si è brave come te!

domenica 4 febbraio 2018 anastasia ha scritto:

scoraggiarsi è stato normale, risollevarsi così nella tua situazione ha richiesto "forza": un bel messaggio per le tue figlie

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