Il diario

Regole e discernimento

Regole e discernimento

Ieri ero a messa. Ci portato la famiglia, lo faccio tutte le domeniche. Anzi, lo fa il mago G. Comunque. Siccome non amo guardarmi in giro nel momento dell’eucaristia, di solito leggo il retro del foglietto "La Domenica". Da sempre una mia deformazione. Datemi da leggere qualunque cosa. Ma non fatemi guardare nel vuoto. Nemmeno in bagno. E niente. Sul foglietto ieri si parlava di regole e discernimento. In pratica (se c’è qualche esperto in materia e sto sbagliando mi corregga). Le regole sono quelle imposte e normate dalle istituzioni: non c’è scelta, o si rispettano o si sbaglia. Ma il discernimento vale di più: è quella capacità di comportarsi all’interno di una società o comunità che ci consente di comportarci in maniera rispettosa e saggia. Al di là delle regole. E’ quando siamo in grado di stare al mondo e non prevaricare anche senza una pistola puntata alla tempia. Ecco. Non lo sapevo, ma adesso so che quando un genitore si guarda indietro (oppure davanti, se davanti c’è suo figlio), e constata che quello è in grado di discernere, ha raggiunto uno dei massimi obiettivi. Lo dico sul serio.  

 

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