Il diario

Riciclare conviene: ecco come far “fruttare” il cambio di stagione

Sprecare non mi piace. Affatto. Nè cibo, nè vestiti, nè nient’altro. In generale, credo che sprecare sia una cosa un po’ stupida. Soprattutto quando l’alternativa c’è ed è anche a portata di mano. Ecco perché – se con gli avanzi di cibo che accidentalmente e raramente rimangono per troppo tempo nel frigo mi metto tranquilla buttando le cose nell’umido o nel compost che il mago G "coltiva" in giardino – per tutte le altre cose cerco sempre soluzioni eco per smaltire, e alla fine ho messo a punto il mio personale "circolo virtuoso". Replicabile da tutti, tranquillamente. Il primo step del mio circolo virtuoso è la ragazza rom fuori dalla chiesa del paese, che ha due figlie giusto di poco più piccole delle A minuscole e che apprezza moltissimo vestiti e giochi. La più grande soddisfazione è vedere addosso a quelle bambine vestiti ancora in ottimo stato che stanno vivendo la loro terza e quarta vita (dopo le prime due vite con le A minuscole). Se non avete pregiudizi potete farlo anche voi. Non è una questione di ideologie, è una questione di praticità. Se vedete i vostri vestiti indossati svariate volte in giornate diverse, allora saprete che la donazione è andata a buon fine. Se avete il sospetto che le cose che date vengono buttate, piuttosto chiedete al vostro parroco se ha qualcuno a cui passare cose in buono stato. Poi ci sono i libri dell’infanzia. Quelli più belli o che hanno un valore affettivo particolare li teniamo. Quelli che ormai sono passati e non hanno una gran storia ma sono pur sempre libri, li regaliamo alla biblioteca del paese, sempre felice di arricchire la sua collezione. In genere, funziona così per tutte le biblioteche. Buttare via i libri è un sacrilegio. Poi ci sono gli indumenti da adulto. Alla ragazza rom fuori dalla chiesa non posso dare i miei, per una questione di taglie e per una questione di stile di abbigliamento. Lei, per dire, non metterà mai dei jeans. E comunque non della mia taglia. E io non sono tipo da gonne lunghe, perché sono tappa di statura e non mi ci vedo. E quindi. Ed è qui che entra in gioco Mercatopoli, il mio negozio dell’usato preferito. Molto selettivo, ma in compenso vende. Si guadagna poco, la metà della metà, ma è anche vero che è l’ideale per le cose che comunque sono in buono stato, comunque tu non useresti e comunque ti rimarrebbero sul gobbo a far la polvere, senza rendere nemmeno quel poco. Allora lì ci porto abiti che non uso ma ancora in ottimo stato, cd che non ascolto più, elettrodomestici che non uso o non ho mai usato e anche mobili e accessori vari. Vale la pena di farci un salto, si fanno anche degli affari. A Pavia Mercatopoli si trova a San Martino Siccomario, dalle parti delle Orme. Per saperne di più, guarda QUI. I vestiti miei che Mercatopoli non prende, li faccio in un sacco e, come ultima spiaggia, li metto nel cassonetto della Caritas. Magari qualcuno li userà. Non è finita. Perché per tutto quello che riguarda la puericultura e i puero-giochi e puero-accessori, c’è sempre il Mercatino de L’Agenda delle Mamme, ovvero questo sito. Qui ogni utente è libero di pubblicare il proprio annuncio e il prezzo che mette, se vende l’oggetto, se lo tiene tutto lui. Anche qui, tentare vale la pena. Per saperne di più, guarda QUI. Per quanto riguarda la biancheria intima, visto che Mercatopoli quella non la prende a meno che non abbia il cartellino, Intimissimi, con l’iniziativa "Riciclare conviene", offre un’altra interessante possibilità: per ogni reggiseno usato che si porta nei suoi punti vendita regala un voucher di 3 euro; per ogni capo di maglieria (maglie intime, t-shirt, camicie, maglioni, vestiti ecc..) un voucher di 2 euro; per ogni pigiama uomo-donna, un voucher di 2 euro; per ogni capo di slipperia uomo-donna, un vocher da 1 euro. I capipossono essere di qualunque marca, non necessariamente di Calzedonia. Per saperne di più guarda QUI. Infine, per quanto riguarda i costumi usati, Calzedonia, con l’iniziativa "Ricicla il tuo vecchio costume", offre: per ogni costume o beachwear donna, un voucher di 5 euro; per ogni costume o beachwear uomo, un voucher di 3 euro; per ogni costume o beachwear bimbo/a, un voucher di 2 euro. Per saperne di più guarda QUI. E ora potete cominciare (o continuare) il vostro cambio di stagione con il cuore più leggero. Munitevi di sacchetti e dividete quello che volete eliminare a seconda della destinazione. Buon divertimento!

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