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Riscoprire specialità dimenticate al “Farmers Market”

La zucca di Bertagine e il fagiolo di Gambolò. Prodotti decisamente “di nicchia”, ma che grazie al farmers market di Coldiretti si aprono a un consumo più vasto. Perchè non c’è solo il risparmio a fare da valore aggiunto al rapporto diretto tra produttore e consumatore. C’è anche la possibilità di conoscere specialità locali, troppo spesso trascurate a favore di cibi esotici, e soprattutto di verificare come siano stati trattati e confezionati i prodotti.

Lo spiega Gianenrico Vercesi, titolare di un’azienda agricola a Pietra de’ Giorgi e presidente pro tempore dell’associazione che si occupa di vendita diretta: «Oltre al vino, noi produciamo anche confetture di frutta. Il fatto di incontrare direttamente gli acquirenti del mio prodotto mi consente di spiegare loro alcune cose, come il procedimento adottato o le materie utilizzate. Riguardo al farmers market, mi pare che stia avendo molto successo. Quando abbiamo costituito l’associazione, la scorsa settimana, la notaia ci ha detto che non era ancora riuscita a fare la spesa da noi, ma che la figlia è un’assidua frequentatrice».  L’aspetto più clamoroso nel successo di questa formula è la macchinetta automatica che distribuisce il latte: se ne vendono oltre 400 litri al giorno. E così Giuseppe Ghezzi, presidente di Coldiretti, non può che accogliere positivamente le anticipazioni dell’assessore Rossella. «I consumatori hanno premiato la nostra iniziativa sia per il dato qualitativo che per quello economico. L’idea di ampliare il mercato è ottima, da tempo chiedevamo una soluzione del genere al Comune. Anche perchè, sfruttando gli spazi del nostro cortile, i produttori devono esporre a rotazione. Anzi, potremmo continuare a mantenere l’appuntamento del sabato mattina, visto che le aziende ci chiedono di poter vendere due giorni la settimana». Riguardo ai generi che vanno per la maggiore e ai relativi prezzi, Ghezzi aggiunge: «Si vendono soprattutto frutta, verdura, riso e latte. I risparmi sono mediamente del 30 per cento, a seconda della tipicità del prodotto». (f.m.)

(Fonte: la Provincia Pavese del 16 dicembre 2008)

Se ti interessa l’argomento leggi anche l’articolo "Da gennaio si allarga il Farmers Market di Pavia" del 16 dicembre 2008.

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