Il giornale

Robbio, 1500 studenti imparano nella fattoria

Record di visitatori alla cascina didattica del Mulino Miradolo tra natura e gastronomia.

L’hanno visitata nel corso dell’anno scolastico appena trascorso in 950 e per quello appena iniziato se ne attendono non meno di 1500. L’oggetto delle maggiori attenzioni turistiche di Robbio è un’azienda agrituristica: la “cascina del Mulino Miradolo”, a lato della circonvallazione. A far schizzare in alto il numero dei visitatori, in maggioranza alunni delle scuole elementari provenienti da Milano e dal suo hinterland, ma anche dal Vigevanese, è stato l’inserimento dell’azienda di proprietà di Fulvio Pescarolo, 55 anni, agricoltore, vivaista, ex-assessore comunale all’Ambiente e fondatore del “Parco della Valpometto”, nel ristretto numero delle “Fattorie didattiche della Lombardia”, un circuito di aziende agricole e agrituristiche, che si impegnano, oltre che nell’attività produttiva tradizionale, anche nel proporre un’esperienza didattico-formativa. Le “Fattorie didattiche” che sono una ventina in provincia di Pavia e 6 in Lomellina e adottano tutte sistemi di coltivazione biologica, offrono l’opportunità di conoscere l’attività agricola, la vita animale e vegetale.

Alla “fattoria” del Mulino Miradolo i visitatori trovano possibilità conoscitive del mondo animale e di contatto con la natura estremamente ricche: dagli animali da cortile al cavallo, ma c’è anche il vigneto con l’uva dei Celti e il campo con gli asparagi bianchi, coltivazioni condotte con metodi ecocompatibili. Pescarolo, che accompagna personalmente i visitatori, ha riservato una fetta della sua azienda agro-turistica alla ricostruzione dell’antico bosco e si possono vedere essenze arboree quasi scomparse come il biancospino ed il pioppo bianco.

 
“E’ stata dura ma finalmente – dice il titolare dell’impresa – incomincio a raccogliere i frutti di un impegno che risale almeno a venti anni fa, quando sostenevo, e nessuno mi credeva, che anche la Lomellina poteva diventare terra di un turismo naturalistico e gastronomico”. I visitatori prima di lasciare la fattoria possono, infatti, gustare il pane fatto in casa, cosi come le marmellate ed i salumi e, se lo ritengono, ma con un minimo di preavviso, anche fermarsi a pranzo o cena. Anima e motore delle mille iniziative sono anche la moglie Paola Lazzarin, 41 anni, con la collaborazione della figlia Gaia di 14 anni. “E’ un’attività che mi coivolge e mi entusiasma – conclude la donna – anche perchè trovo un costante riscontro nei commenti, nei giudizi e nei ritorni dei visitatori”. Per chi volesse avvicinarsi e conoscere più da vicino questa realtà, l’occasione è domenica 27 settembre: nell’ambito della V edizione della manifestazione, varata dalla Regione e denominata “Fattorie didattiche a porte aperte” sarà visitabile da chiunque si presenti al cancello. (s.b)

(fonte: la Provincia Pavese del 18 settembre 2009)

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