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Sannazzaro, teatro a scuola

L’animazione teatrale all’istituto comprensivo Montanari di Sannazzaro rientra nel progetto «Crescere Insieme».

A scuola si recita a soggetto. L’animazione teatrale all’istituto comprensivo Montanari di Sannazzaro rientra nel progetto «Crescere Insieme», un impegno finalizzato a prevenire il disagio nei ragazzi e favorire la loro socializzazione. Il dirigente scolastico Giancarlo Gorrini conferma: «Si fa teatro da tre anni. Lo si fa a livello propedeutico per le prime medie e le quinte elementari; ma c’è anche un laboratorio che ha preso corpo dalla selezione di tredici alunni che stanno lavorando sodo. Lo scorso anno misero in scena una versione adattata del Cyrano; quest’anno preparano per fine anno scolastico un atto unico tratto dal libro “Io non ho paura” di Nicolò Ammaniti». L’insegnate responsabile del progetto, Elena De Silvestri spiega: «Abbiamo un programma intenso. Non solo di lavoro, ma anche di spettacoli. Saremo all’Auditorium di Mortara il 12 maggio e poi a Crema alla rassegna Teatro-Festival il 20 maggio. Quindi le repliche nei teatri di Sannazzaro e Ferrera. Sono coinvolti ben 24 alunni che, volontariamente, aderiscono ai corsi di propedeutica all’animazione teatrale; quindi gli altri tredici selezionati che compongono una squadra che lavora in sintonia e sotto la guida dell’animatore Paolo Schiavetta, autore di testi di prosa che sono stati già oggetto in passato di spettacoli da parte dei nostri mini-attori». E Paolo Shiavetta sintetizza: «Il nostro lavoro consente ai ragazzi di lavorare in gruppo, fare sistema, lavorare in sintonia sia sulle sceneggiature che nella recitazione. E’ un lavoro che li entusiasma e che li trascina». Proprio l’esperienza di Schiavetta, esperto animatore in diversi Cdd per disabili dal 1991, è il cardine su cui poggia l’intera esperienza creativa: ha scritto venti atti unici, rappresentati da diverse compagnie teatrali e recitate da lui stesso; ha pubblicato una raccolte di brevi racconti e due antologie di poesie. Ma sono i ragazzi il vero «patrimonio» umano su cui verte il suo lavoro. Questi i pareri di alcuni dei 13 protagonisti al lavoro sullo script di Ammaniti. Giulio Vitale: «Emozione e fantasia. Quando frequento il laboratorio mi sento protagonista». Così Camilla Carlini: «Dopo Cyrano, un’opera attuale. Siamo più coinvolti». E Susanna Carena: «Si fa gruppo insieme, ci si sorregge a vicenda. E ci si diverte». Infine Cristian Catananzi: «Si lavora insieme per mesi per produrre un’ora di spettacolo. La soddisfazione supera la fatica». Paolo Calvi

 

(fonte: la Provincia Pavese del 1 aprile 2009)

 

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