Il diario

Senza la macchina (ogni tanto) la vita è più interessante

Senza la macchina (ogni tanto) la vita è più interessante

Da un paio di giorni a questa parte, A la piccola ed io abbiamo ricominciato ad andare a scuola a piedi. E ci siamo anche fatte un minipedibus. Per adesso abbiamo raccolto l’adesione di una sola bambina, che abita vicino a noi, ma col tempo contiamo di rimpolpare il gruppo. Sulla strada da casa nostra alla scuola di bambini ce ne sono. Basta solo intercettarli e proporre. Intanto, questa mattina, tagliando a piedi per la via della Posta molto meno trafficata dello stradone che facciamo andando in auto, abbiamo scoperto due bellissime piante cariche di cachi. Perché quando si va a piedi si fanno molte scoperte.

  • la prima: si alzano gli occhi al cielo (ma un occhio sempre alle cacche dei cani per terra, quello è d’obbligo) e si scoprono cose che non ti aspetteresti
  • la seconda: se è inverno e fa molto freddo, si riscopre l’importanza di sapersi coprire con abiti caldi e si apprezzano sciarpe, guanti e cappello, dando un senso a diversi relitti rimasti a lungo nell’armadio per la gioia delle tarme
  • la terza: si notano le foglie cadute per terra, che sono una delle cose più belle dell’autunno/inverno
  • la quarta: si arriva a scuola prima, perché per forza si parte di casa prima
  • la quinta: si chiacchiera 

Sì, senza la macchina, ogni tanto, la vita è più interessante. 

 

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