Il diario

Ti lascio una canzone

Questi ultimi giorni appena pre e post Natale sono stati per la Mamma devastanti, non era così che se li era immaginati. Troppi arrivi e partenze affrettate le hanno scombussolato i ritmi, i bioritmi, il fisico e la mente. Intoppi, imprevisti e cose che sembravano belle l’hanno fatta precipitare. La zia S è arrivata in fretta dalla Spagna, giusto per farsi vedere e raccontare due cose veloci su Santo Domingo e Haiti. Poi però, altrettanto in fretta, se ne è andata perchè aveva il rogito della nuova casa e un biglietto aereo per la Colombia. La famiglia B aveva programmato per oggi una gita sulla neve al Passo del Penice con i cuginetti ma qualcosa è andato storto: "io oggi non mi sento bene, ho mal di testa e voglio stare tutto il giorno in casa" ha detto A la grande, "mi sono dimenticato di mettere le gomme da neve" ha detto il mago G, "ho mal di stomaco, ho la tosse, ho molto, moltissimo freddo e anche una specie di appiccicosa depressione attaccata al pigiama. forse non ho voglia di vedere nessuno, forse non ho voglia di vedere nemmeno voi"  ha detto la Mamma alla sua famigliola. E siccome A la piccola dormiva ancora e comunque sarebbe stata in minoranza, la famiglia B si è chiusa in casa e ha passato una terribile e noiosa giornata di pessimo umore che si è conclusa con una spesa alle 7 di sera. L’amica della Mamma che circa dieci anni fa si trasferì in America per inseguire un sogno e farne la sua professione, è improvvisamente riapparsa nella vita della Mamma che pensava di averla cancellata dalle amicizie plausibili. Con molta difficoltà ma per forza di cose e perchè nulla avrebbe fatto pensare al contrario. Invece lei è tornata questo Natale, più calorosa che mai, piena di affetto, complimenti, premure, ricordi degli anni passati e curiosità sulla vita di adesso. E dopo aver travolto la Mamma con foto e racconti della sua vita american graffiti, dopo averla disassata dal suo baricentro saldo e sicuro prima ancora che la Mamma se ne rendesse conto e facendole venire una vaga e impercettibile acquolina per una vita esattamente opposta e parallela alla sua (e proprio per questo spietatamente attraente) l’amica americana si è dileguata nel nulla, lasciando alla Mamma nostalgia, senso di vuoto e una canzone.

giovedì 30 dicembre 2010 Stefania ha scritto:

Come ti capisco! Un abbraccio di solidarietà da una mamma nella tua condizione!….ma poi passa in fretta dai!

lunedì 3 gennaio 2011 la Mamma ha scritto:

eccola, questa è solidarietà femminile…

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