Il diario

Tieni, un biglietto d’invito per te

ei tu, che vivi sotto il mio stesso tetto e allevi con me a momenti alterni le stesse due A minuscole si proprio tu, che occasionalmente, a sprazzi e a sorpresa, dormi anche accanto a me, se non vieni cacciato a calci dalla tua mezza piazza che ti spetterebbe di diritto ma che invece viene usurpata ingiustamente e senza nessun preavviso da due o quattro gambe scalcianti, nel bel mezzo della notte
volevo dirti che ogni tanto ti incrocio sulle scale o sulla porta della cucina, che ogni tanto ti vedo accendere il camino ma non posso fermarmi perchè ho sempre qualcosa da fare, di sopra dove ci sono i letti oppure di sotto dove ci sono la lavatrice, lo stendino, il ferro da stiro e la mia scrivania da lavoro
volevo rammentarti che, se è vero che tutte le sere ci riuniamo allo stesso desco per la cena, è pur vero che i nostri sguardi sono perennemente puntanti sulle gesta delle due minuscole che dicono, chiedono, ridono, raccontano, cantano, bisticciano, fanno e disfano, così noi non ci incrociamo in verità quasi mai, non come una volta
volevo anche dirti che mi dispiace se non sempre ti saluto quando inciampo in te e ancor meno ti dico che sono felice di incrociarti ogni tanto e anche di condividere con te questa avventura burrascosa che è crescere una famiglia
volevo farti sapere che tutto quello che non dico però lo penso, tu non lo puoi indovinare lo so, però magari saperlo è già qualcosa
e poi volevo sapere se ti eri accorto che ho ripreso ad andare in piscina, da sola, al mattino, senza nessuna appendice, proprio per me ed esclusivamente per me
volevo annunciarti che se tutto questo accade dopo quasi sei anni forse significa che lentamente inizio ad uscire dalla maternità, almeno da quella che lega madre e figli a filo doppio, con la mente e con il corpo, ventiquattrore ore su ventiquattro
e volevo anche chiederti se non ti andrebbe di prendere un appuntamento con me, non so come e non so quando, non in casa ma fuori, magari a bere un caffè, in pausa pranzo o a mangiare una pizza, andrebbe bene anche un cinema per ma va bene, decidi tu come dove quando
io aspetto, tanto negli ultimi anni sono diventata abbastanza brava ad aspettare e un po’ di tempo non mi cambierà di molto
intanto tieni, questo è il mio biglietto di invito

lunedì 29 novembre 2010 la zia S ha scritto:

io mi offro per una sera o un pomeriggio durante la mia pemranenza natalizia in Italia o x aperitivo per spupazzarmi le due minuscole che ho una voglia incredibile di vedere e abbracciare, certo anche a voi 🙂 baci dall’altra parte del mondo, dove si respira un’aria calda caraibica, mille baci e voglissima di vedervi!

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