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UPIM SVUOTA TUTTO…mamme correte a fare rifornimento!

Acquistato dal gruppo Coin, Upim si prepara alla trasformazione. Nel frattempo mette fuori tutto al 30% e, per chi deve rottamare la Upim Card, c’è un altro 20% (aggiuntivo) di sconto. C’è tempo fin al 22 febbraio.

 

Tra abbigliamento adulto e bambino e articoli per la casa si possono ancora trovare cose interessanti. Fino al 22 febbraio.

Addio a Upim, da 69 anni in corso Cavour a Pavia. Il magazzino svuota tutto entro il 22 febbraio, poi subentra la nuova gestione. Fondato nel 1928 con il marchio “Unico prezzo italiano». Per sessantanove anni Upim è stata la tappa obbligata dei pavesi durante lo “struscio” in corso Cavour. Entro fine mese le sei vetrine affacciate sulla via dello shopping cambieranno logo e colore. Upim svuota tutto entro il 22 febbraio e prepara la trasformazione. Nel dicembre 2009 Upim è stata rilevata dal gruppo Coin. Ponendo così fine a una rivalità storica che vedeva contrapposti nella fascia medio-alta dei grandi magazzini La Rinascente e Upim da una parte, Coin e Oviesse dall’altra. Ancora pochi giorni per svuotare i tre piani di abbigliamento, articoli per la casa, giocattoli e cosmetici al civico 13 di corso Cavour. La data fatidica per abbassare le saracinesche e completare il cambio di gestione è il 22 febbraio. Fondato nel 1928, con l’acronimo di “Unico prezzo italiano Milano” ha aperto i battenti a Pavia 69 anni fa. E nel 2006 la proprietà ha deciso un restyling, che ha richiesto due mesi di lavoro. Poco dopo il passaggio, con tutto il gruppo Rinascente, nella catena Auchan. E ora l’acquisto da parte del gruppo Coin che imprimerà un nuovo corso. Un’altra insegna storica del centro che scompare. In un tessuto commerciale dove il turn-over è all’ordine del giorno. Complici anche i canoni di affitto a molti zeri che in periodi di flessione dei consumi pesano ancora di più sulle piccole attività. «Ci arrivano invece molte richieste dalle media distribuzione e dalle catene di franchising – dice l’assessore al commercio del Comune di Pavia Pietro Trivi -. Il problema semmai è che mancano gli spazi, il centro è saturo». (m.g.p.)

(fonte: la Provincia Pavese del 7 febbraio 2010)

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