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Vigevano, comitato per cambiare la scuola

 
«E’ ancora possibile cambiare la scuola di oggi: non dimenticandosene, con l’informazione e la partecipazione».

 

Di questo si è parlato, nel pomeriggio e nella serata di sabato, nella Cavallerizza del Castello. Un appuntamento organizzato dal Comitato in difesa della scuola pubblica, che ha deciso di costruire un punto di approdo infomativo a seguito di un decreto che cambia il futuro della scuola, di ogni ordine e grado. «Una riforma – dice Marina Gandolfo, insegnante di laboratorio di chimica – in cui sono stati mescolati tanti elementi, ma dietro cui manca una riflessione seria. Non si sa ancora cosa sarà delle scuole superiori, per esempio, perché i decreti attuativi inviati riguardano soltanto le primarie di primo e secondo grado. Alla scuola, invece, oggi servono attenzione, risorse, informazione. Ci sono già organi che si possono utilizzare, per partecipare alla vita della scuola, come l’uso concreto degli organi collegiali. Con questo meccanismo si può influire sulle scelte locali». Una giornata che ha coinvolto tutte le parti che il processo dell’istruzione tocca. «Per questo abbiamo rivolto gli inviti a partecipare ad ogni componente del mondo scolastico, dagli insegnanti ai genitori, e poi ai ragazzi delle superiori, con il concerto di questa sera». Un universo, quello del mondo scolastico, dove non tutto è deciso, e dove si può partecipare al processo decisionale. E se il riordino degli indirizzi per le superiori non è certo e deciso, e si sta discutendo del disegno di legge Aprea, che porterebbe le fondazioni all’interno del consiglio di amministrazione della scuola, «col rischio di far perdere la libertà culturale ed il pluralismo dell’insegnamento», sono certe invece le decisioni che riguardano orari e compresenze nella scuola primaria. «L’incertezza – dice un’insegnante elementare – è dovuta al fatto che le informazioni sono poche e disperse». «Sappiamo – dice Silvia Casalena, insegnante – che la scuola ha bisogno di un cambiamento, che si fa però attraverso il confronto e soluzioni condivise». A partire dalle 19, poi, un grande concerto gratuito, con la partecipazione di diverse band tra cui i Miura, per coinvolgere anche gli studenti superiori ed universitari. Ilaria Cavalletto


(fonte: la Provincia Pavese del 22 febbraioo 2009)

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