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Contributi dalla Regione a chi apre un asilo nido

Il bando assegna 18 milioni ai Comuni del territorio. Pavia in testa alle urgenze, con 139 i bimbi in attesa

Un nido per il polo sanitario pavese, ma anche per i Comuni che intendano aprire nuove strutture o potenziare quelle esistenti. Ammontano a 18 milioni i finanziamenti che il Pirellone destina alle scuole d’infanzia della regione. E Pavia in questa classifica ha una posizione di tutto rispetto: è prima con 139 bambini in lista d’attesa e un indice di scopertura di 8,34, seguita da Voghera (97 bambini in attesa e un indice di 8,25), contro un indice 0 per Broni, Casteggio, Mortara e Vigevano, di 2,39 per Corteolona, di 1,67 per Corteolona, di 2,31 per Garlasco.

 I finanziamenti possono essere chiesti da privati (profit, non profit e partnership) ed enti pubblici. Il tipo di interventi che la Regione finanzierà al 45% riguarda nuove realizzazioni di asili nido o micronidi; nuovi progetti attraverso la ristrutturazione per il recupero di edifici esistenti; ristrutturazioni in essere finalizzate all’aumento della capacità ricettiva; ampliamento delle stesse strutture sempre con l’obiettivo di aumentare la ricettività.
 Le domande devono essere presentate in Regione entro il 10 dicembre prossimo. «Si tratta di contributi a fondo perduto che la giunta lombarda ha approvato e che serviranno a realizzare 2mila posti asilo in tutta la Regione – spiega Antonella Lottini, consigliera regionale Pdl, nonchè componente della Commissione consiliare Cultura, formazione professionale, commercio, sport e informazione – e che rappresenta un tassello importante nello sviluppo delle politiche di conciliazione tra tempi di vita e di lavoro di donne e uomini del nostro territorio. Questo provvedimento è un’occasione importante per realizzare il progetto di nido interaziendale nel Polo sanitario pavese, integrato da una scuola interaziendale di eccellenza per l’infanzia, promosso dall’Università degli studi di Pavia». «Di concerto con i referenti istituzionali maggiormente rappresentativi del territorio pavese – conclude Lottini, promotrice del progetto – stiamo portando avanti un confronto proficuo e sistematico, confronto che coinvolge Università, policlinico San Matteo, fondazione Maugeri e istituto Mondino». Donatella Zorzetto

(fonte: la Provincia Pavese del 3 ottobre 2009)

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