Il diario

Buon 25 aprile

Buon 25 aprile.

Buona Festa della Liberazione.

Semplicemente perché questo è l’anniversario della fine dell’occupazione nazista e il termine del ventennio fascista, alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Perché sono tre cose, dico tre, molto importanti.

Tanti auguri zia S, perché è il tuo compleanno. Tanti auguri da lontano, per telefono o via skype, perché sei appena ripartita per il Ciad lasciando in apnea ancora una volta la nonna R e il nonno P. Ma non ti preoccupare, perché alla fine, anche loro hanno imparato a respirare, come le A minuscole al corso di nuoto.

Buon 25 aprile anche a te Pepa, cagnona di n anni, anche se non sappiamo esattamente quanti perché sei stata adottata dalla nonna R e dal nonno P tanti anni fa, trovata, per caso e per fortuna, al canile. E se con un cane il 25 aprile c’entra poco, per te non vale perché sei il cane del nonno P e della nonna R. Fossi stata ancora lì, stesa nel soggiorno, questa mattina ti avrebbero detto: "ciao ciao Pepa, torniamo tra un po’, noi andiamo in manifestazione".

Buon 25 aprile nonna R e nonno P, perché quando ho chiamato per sapere come andava la manifestazione e ho chiesto: "allora, siete tanti?", voi avete risposto "macché, pochi intimi, però c’è una bella atmosfera".

Buon 25 aprile anche a voi, A minuscole, perché un giorno (spero) capirete l’importanza di questa Liberazione, anche se, subito dopo (forse) capirete che quel fascismo lì non c’è più ma ce ne sono altri in agguato. Spero che impariate a riconoscerli, così potrete evitarli e combatterli.

Buon 25 aprile ai miei nonni, partigiani antifascisti in primissima linea, tra i monti della Valle d’Aosta. Perché se ci penso bene, non so se con sette figli avrei avuto il coraggio di fare la stessa cosa.

Buon 25 aprile a te, mago G, alla fine per moltissimi motivi. Forse perché sei la mia guerra quotidiana, ma sei anche la mia pace.

Buon 25 aprile a tutti. Per ricordare che pensare, esprimere, difendere le proprie idee, schierarsi, è importante.

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