Il diario

Cani

"il mio cane si chiama Parta ed è cattivissimo, morde e uccide, azzanna i nemici, ma solo quelli cattivi. ha una zanna lunghissima che tocca fino a terra e quando cammina, se batte forte, rompe il pavimento. il mio cane è un rottvailer" "acche il mio cane è cattivizzimo, si chiama Patta e modde tutti pecchè è uotvailer" "il mio cane ideale si chiama Edvige, è buona, intelligente, fedele, bassa e lunga, con le orecchie che toccano terra, le zampe cortissime, il pelo lucido, gli occhi marroni e la coda da bassotta tedesca nana" Questa mattina sulla soglia di casa le tre donnine della famiglia B hanno espresso la loro voglia di cane. Basita dalle fantasie macabre e trucide delle sue piccole e angeliche creature in fatto di quadrupedi, convinta di aver trasmesso la sua (e del mago G) incoercibile avversità nei confronti di tutto ciò che è violento e pericoloso per se stessi e per gli altri, la Mamma non si è arresa all’evidenza, ripetendo a se stessa che le sue figlie non possono davvero desiderare dei cani del genere visto che adorano in maniera smodata e incontrollata il cane Pepa, la bastardina fulva e dolcissima del nonno P e dalla nonna R. Così, per iniziare la giornata con il piede giusto ha tentato di mettere una toppa su queste confessioni pericolose, parlando di Edvige, la sua cagnolina ideale. Tanto il mago G non vuole cani in casa, quindi al massimo le tre donnine potranno comprare un cane di pezza che abbaia e scodinzola con le batterie e forse nemmeno quello piacerà tanto al mago G.

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