Il giornale

I vizi del neonato

Mio figlio Tommaso ha 10 mesi e da qualche tempo e’ difficile da gestire, mi chiedo se è possibile che abbia già dei vizi…Ogni volta che finisce la pappa lo mettiamo nel suo passeggino o nel box e lui piange disperatamente…alla fine appena lo prendo in braccio smette di piangere, come se non fosse successo niente. Giovanna P.

Cara Giovanna,

premesso che i neonati comunicano inizialmente tramite il pianto i propri bisogni primari (fame, sonno, accudimento, disagio), una volta che questi sono soddisfatti, dobbiamo stare attenti a non viziarli.

So che è curioso a sapersi, ma è proprio vero che una specie di “vizio” esiste al’incirca a partire dal 6° mese di vita. O meglio, a partire da quell’età, i neonati imparano un meccanismo fondamentale: ad una causa corrisponde un effetto.

Vale a dire, “se piango mi prendono in braccio”, “se grido mi danno da mangiare quello che voglio, quando voglio” etc.

Il suggerimento che mi sento di dare a genitori che come lei cercano il proprio modo di essere educatori adeguati, è di ascoltare sì le esigenze di Tommaso, senza però scordare anche le proprie e dunque di trovare un giusto compromesso tra voi che siete i protagonisti di questo rapporto magico e speciale.

Per un bambino è fondamentale avere dei limiti, delle regole. Sapere che il comportamento della propria mamma è prevedibile – perchè segue, appunto, delle regole educative – è confortante e rassicurante.

Inoltre sarebbe utile che i nostri bimbi fossero accuditi, presi in braccio, coinvolti, etc. il meno possibile sulla scia di un comportamento di capriccio. Salvo, ovviamente, in caso di malessere o altre cause di disagio oggettivo.

Rispondere ad un capriccio con le attenzioni richieste costituirebbe un rinforzo ad un atteggiamento negativo. Per una buona crescita psicologica sarebbe funzionale che, al comportamento di sfida o di capriccio dei figli, un genitore non rispondesse proprio con la vicinanza o la coccola, risposte invece funzionali ad un comportamento meritevole, che costituiscono un rinforzo positivo.

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Chi è “La Psicologa”

Nata a Pavia nel 1975, la dott.ssa Nicoletta Cassiani si appassiona fin da piccola alla psicologia e appena possibile intraprende la formazione specifica che l’ha portata ad essere oggi terapeuta di stampo psicodinamico. Muove le sue prime esperienze nell’ambito del volontariato, con i bambini seguiti dal TM (1991-98) e nell’ambito dell’handicap psico-fisico (2000-09). Nel frattempo consegue la prima laurea in Filosofia con indirizzo Pedagogico, con una tesi sui disturbi del comportamento alimentare (anoressia, bulimia) con la dott.ssa Silvia Vegetti Finzi. A breve segue la seconda laurea in Psicologia, con indirizzo Ciclo di vita e una tesi sulle arti terapie e il disagio psico-fisico e sociale, con il dott. Edgardo Caverzasi e il dott. Dennis Gaita. Si specializza nell’ambito clinico e frequenta la scuola specialistica quadriennale Art Therapy Italiana, di Psicoterapia Espressiva, con indirizzo Arteterapia. Durante gli anni la sua esperienza si consolida in diversi ambiti della clinica psicologica e della età evolutiva, da quello scolastico e formativo a quello sociale, abbracciando quindi differenti fasce d’età e target d’utenza. Da poco mamma, esercita la libera professione (terapia di gruppo e terapie individuali) e collabora con alcune realtà del terzo settore presenti sul territorio, tra cui l’Associazione Psichè, l’Associazione Per fare un albero, la Cooperativa Sociale Progetto Con-Tatto, la Scuola d’Infanzia I Piedini, l’Associazione La Stravaganza e alcune scuole di Pavia e Provincia. Da poco ha attivato il progetto S.O.S. Genitori con incontri domiciliari e progetti sulla famiglia.