Il diario

Più salgo più valgo

Quell’estate per la famiglia B doveva essere un periodo di transizione e, alla fine, di svolta. I componenti adulti della famiglia B si erano ripromessi di ridurre la dipendenza della loro primogenita A la grande dall’ormai penoso, lurido e sbrindellato cocco di pezza; erano determinati a togliere il pannolino alla loro secondogenita A la piccola tanto per bruciare un po’ le tappe; erano sicuri di tornare dal mare vittoriosi, con due figlie pronte per rubare i record a Federica Pellegrini; infine, erano certi che in montagna avrebbero fatto grandi cose e conquistato vette proibite.  Ecco perché ieri mattina, con il sole di mezzogiorno a picco sui loro bianchi coppini padani, la mamma e il mago G si arrampicavano su una strada di montagna con un dislivello di 200 m, in direzione Lago di Lod, dispensando confetti rosa alla figlia A la grande che, per camminare con le sue gambe, chiedeva "carburante " a gran voce.   "Un altro confetto grazie, se no sarete costretti a portarmi in braccio"  "Ecco a te. Guarda che sono cinque in tutto, vedi di succhiarli lentamente se no non fanno effetto"  A la piccola intanto, commetteva atti osceni in luogo pubblico, cercando di comunicare ai suoi scriteriati genitori un profondo disagio (che, grazie al cielo, per adesso riesce a esternare con pianto e urla disumane). Per tutta risposta, i due scriteriati genitori ringraziavano il cielo che A la piccola non sia ancora un essere dotato dell’uso della parola sconveniente, detta anche "parolaccia".   "A la piccola cantiamo Muccalla?"  "No vojo" 
"A la piccola appoggia la testa che dormi un po’"  "No vojo"  "A la piccola ti metto giù, così cammini un po’ anche tu e ti distrai"  "No vojo"  "A la piccola, adesso basta! Così non arriveremo mai!"  "No vojo"  Presa per sfinimento, di no vojo in no vojo, A la piccola è crollata sulla spalla del mago G e la prode famiglia B è  riuscita ad arrivare alla meta ambita, non senza suscitare la curiosità di famiglie ridenti e rilassate che raggiungevano il Lago di Lod su una pittoresca seggiovia di montagna pensando (ne sono certa) "laggiù qualcuno è impazzito".  "Ricordamelo. Perché noi non abbiamo preso la seggiovia?" chiede il mago G  "Perché noi siamo venuti in montagna per camminare" risponde la mamma  "Ah, già. Camminare fa bene…Credi che faccia bene anche se imprechi ad ogni passo?"  "Fa bene comunque. E poi è scientificamente provato che se affronti le difficoltà con determinazione e ottimismo tutto diventa più semplice"  "Sarà"  E in effetti, nonostante le  difficoltà, quando la famiglia B è arrivata al Lago di Lod, l’umore generale è cambiato, in meglio. Di laghi belli in montagna la mamma e il mago G ne avevano visti, ma uno così no.   I componenti della famiglia B hanno bivaccato, hanno preso il sole, hanno giocato con le pigne, hanno riso, si sono ricaricati e, dopo tre ore, la discesa a valle è stata una vera passeggiata: ognuno è sceso con le proprie gambe. Anche se siamo a metà agosto e:  A la piccola usa ancora il pannolino A la grande è ancora cocco-dipendente il mare non ha reso le due minuscole A due nuotatrici provette ieri il lago di Lod, ha rinfrancato lo spirito dell’intera famiglia B. 

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