Il diario

Bagagli

E’ giunta l’ora di fare i bagagli, domani si parte per il mare. Ma la verità è che i bagagli alla Mamma mettono l’ansia. Come alla maggior parte degli esseri umani. Alle mamme però di più. Il vuoto cosmico nella mente, si punteggia qua e là ogni tanto con qualche lumino, tipo..ricordati il silkepil, la pinzetta, e i fazzoletti di carta, e, ovviamente tutti i vestiti, e le goccine del dottor C. E da ora in avanti anche le creme Just. Ah! I solari! E i libri, dei compiti e non astucci, dvd e spazzolini da denti. E i libri della Mamma e una chiavetta usb carica di film, copiati ieri dall’archivio del nonno P (che a sua volta ha come pusher la zia S, donna internazionale e sempre sul pezzo, cinematograficamente parlando) + gli ultimi 6 episodi della prima serie di Once Upon a Time). Si va in appartamento, quindi ci sono da portare anche salviette e lenzuola. Insomma, si spazia da ciò che serve in casa a ciò che serve nella vita di tutti i giorni a 360°, solo che si è al mare, quindi meno golfini e più costumi. Non bisogna dimenticare niente. NON è semplice. Anche perché nel mentre, vengono in mente le cose che mancano: costumi per le minuscole con taglie consone (dato che sono cresciute), crema solare protezione 30 per le prime esposizioni, pile per la macchina fotografica di A la piccola, che non ha batteria. E allora si comincia con una lista, si prendono appunti e si annotano tutti questi lumini. Alla fine viene fuori una mappa (una vera e propria costellazione formato A3) più o meno chiara della valigia. E delle cose che si devono comprare, oggi, assolutamente. Dopo essere andati a pranzo dai nonni (che è il compleanno della nonna C e bisognerà anche passare a prenderle un pensiero), dopo aver scritto gli articoli di lunedì su martedì (dato che con la partenza, domani, non potrò scriverli) e prima di chiudere i bagagli.  Uno slalom, una maratona. Chiamatela come volete. Il succo è che fare i bagagli alla Mamma fa venire la nausea. Ecco, l’ho detto. Poi bisognerà svuotare anche frigo e freezer, ma questo è un altro capitolo, dell’ultimo minuto. Domani, prima di partire, la Mamma ci penserà.

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