Il diario

A te che

a te che hai quasi finito il tuo primo anno di scuola materna ma sembra ieri che viaggiavi appallottolata nella fascia porta bebè
a te che adori il pane secco e la pastina in brodo di dado cucinata dal tuo papà come se fossero le migliori leccornie di questo mondo
a te che non vuoi legare i tuoi capelli a spaghetto perchè ritieni che l’estensione in verticale dei capelli sia indice di altezza, intelligenza, maturità e forza, un po’ come Sansone il personaggio biblico che tu nemmeno conosci
a te che sei più ostinata di quanto avremmo potuto immaginare
a te che non racconti mai della scuola materna per cui quando chiedono alla tua mamma o al tuo papà come ti trovi nessuno sa mai cosa rispondere
a te che hai un’unica amica che si chiama "santa-emma piccola" : "santa" perchè quando ne parli intorno a te si diffonde un’aura di luce celestiale; "piccola" per distinguerla dall’altra precedente maggiore amica "emmagrande"
a te che ogni volta che ti ritieni ignorata ti metti in un angolo e ti infili il dito in bocca
a te che sembri sempre aspettare qualcosa, come se, siccome sei la seconda, ti sentissi una che deve aspettare comunque, per partito preso a te che lo pensi, se lo pensi, ti assicuro che ti sbagli
a te che hai iniziato a crescere senza tanto dare nell’occhio finchè un giorno hai fatto un discorso lungo, complesso e chiarissimo che ci ha lasciati tutti a bocca aperta
a te che quando sei con tua sorella fai la vittima perchè hai capito che a volte i genitori riprendono una primogenita con più disinvoltura che una secondogenita, indipendentemente dalla situazione
a te che finalmente hai capito che quella appena sopra detta, per fortuna, non è una regola sempre vera
a te che dormi a scuola e per cui ogni lunedì la tua mamma deve fare la brandina nel dormitorio con le lenzuola pulite, ma siccome se le dimentica sempre ormai, ogni lunedì, torna a scuola dalle due alle quattro volte prima di mettersi al lavoro a te che ancora non sei conscia della sbadataggine cronica e caratteriale di tua madre, se un giorno te ne dovessi accorgere, abbi pazienza e ricordati che di mamma ce n’è una sola
a te che negli ultimi tempi sei stata travolta da festeggiamenti di sorella, nonni, zii, senza mai passare dal tuo festeggiamento perchè nell’anno solare è proprio quello che arriva per ultimo
a te che per ogni regalo che è stato scartato (tranne quelli che sono arrivati doppi) e ad ogni candelina che è stata spenta hai domandato "ma quando tocca a me?"
a te, sì, proprio a te, volevo dire di stare tranquilla perchè anche tu avrai la tua parte quando sarà il momento, te l’abbiamo promesso, no?

venerdì 22 aprile 2011 la zia S ha scritto:

piccina!!!! tanti baci alla mia A minuscola dalla zia s, ormai hai quasi i capelli lunghi come lei!

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