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“La mamma perfetta” in libreria (ed. Mursia, 2011)

Figli, lavoro, marito, casa: la vita infernale della "mamma perfetta" è in libreria.

"La mamma perfetta" in libreria (ed. Mursia, 2011)

Mamme-lavoratrici sull’orlo di una crisi di nervi. Lo dice l’Istat che registra che a carico delle donne c’è il 76,2% del lavoro famigliare e che in media l’8% delle donne lavoratrici interrompe il lavoro per motivi famigliari. Lo conferma un libro appena arrivato in libreria: La mamma perfetta di Antonella Pfeiffer (Mursia, pagg.144 euro 14,00), diario senza censure di una giovane donna alle prese con la prole e tutti gli annessi e connessi: lavoro, marito, nonni, casa e naturalmente l’irraggiungibile sogno di diventare una mamma perfetta: genitrice attenta ma non asfissiante, allegra ma non superficiale, protettiva ma non troppo, libertaria ma non eccessivamente, impegnata ma mai nevrotica, lavoratrice ma non assente, presente ma non troppo. In pratica una missione impossibile.

Antonella Pfeiffer
, con una buona dose di ironia e autoironia,  mette in pagina la lotta per la sopravvivenza quotidiana di una mamma di oggi. Il test di gravidanza fatto in ufficio, lo stato beato della gravidanza:  merito degli ormoni impazziti e di una buona dose di romanticismo che tende a scemare violentemente verso le ultime settimane quando, semplicemente, non ce la fai più. E deve ancora tutto cominciare. Una volta nato il pargolo puoi finire a scelta – si fa per dire visto che in Italia 800 mila donne sono costrette ad abbandonare la professione causa maternità (fonte Istat) –  o nella categoria della mamma lavoratrici  o in quella della mamma casalinga. Nell’uno o nell’altro caso la giornata sembra dilatarsi all’infinito e la vita diventa una corsa folle: lavoro, nido o casa della nonna, spesa, marito. Semplicemente non c’è mai un minuto di pausa ma puoi scegliere: sentirti una professionista realizzata e una madre assente, oppure una madre presente ma senza ruolo nel mondo. C’è per fortuna una terza via: il part time. Non è la panacea a tutti i mali ma aiuta.

Vien da chiedersi come facciano lo donne a sopravvivere. La risposta ancora una volta è tra le pagine del libro: una rete tutta al femminile di assistenza. Le nonne, le amiche e anche le semplici conoscenti con cui tessere una rete di informazioni, di aiuti, o di semplice ascolto. E visto che parliamo di mamme del Terzo Millennio il luogo dove incontrarsi è a scelta, o i giardinetti sotto casa o il web. Magari con un blog come La voce delle mamme, fondato dall’autrice di questo libro per far conoscere quello che le mamme pensano e troppe volte non dicono.
 
Antonella Pfeiffer è nata a Milano nel 1972. Dopo gli studi umanistici, ha lavorato per quindici anni nella redazione di una rivista tecnica specializzata. Ora ha deciso «di ascoltarsi», di fare la mamma a tempo pieno e di dedicarsi al suo grande sogno: la scrittura.

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