Il diario

Barcellona (Pavia – Buenos Aires) Paraguay: andata e ritorno

Stasera la zia S si è materializzata in skype ad un orario improponibile per dirmi che venerdì prossimo arriverà qui e starà con noi 4 giorni, prima di partire per il Paraguay. Starà in Paraguay 4 settimane. Ma prima passa da Buenos Aires perché ha delle persone da salutare. Per chiudere la conversazione e comunicarmi la sua fretta la zia S mi ha detto: sono occupatissima, devo pulire casa da cima a fondo. Domani arriva la Vale B e la mia casa è uno schifo. La zia S è sempre in viaggio e anche quando non è in viaggio in realtà è come se lo fosse. Perché vive a Barcellona e la sua vita è come quella di un film di Almodòvar. La zia S le compra la frutta e la verdura alla Boqueria. La zia S tutte le mattine esce dalla sua casa sulle Ramblas e va al suo lavoro a pochi passi da lì. Sul posto di lavoro la zia S incontra colleghe con cui prende aperitivi, va all’hammam a fare i massaggi e il bagno turco e definisce tutto questo rilassante (solo rilassante??? ma è fenomenale, bellissimo, strabiliante, fabuloso. Io devo fare a pugni con il sonno per fare la doccia perchè per non interrompere i ritmi della settimana lavorativa devo svegliarmi apposta mezz’ora prima per infilarmi sotto l’acqua). La zia S ha delle colleghe che si chiamano Pepa, Candela ecc…come nei film di Almodòvar. E organizza cene di compleanno per loro a casa di questa e di quella. Per festeggiare preparano banchetti luculliani annegati nella cerveza e nel vino tinto Doq Priorat (rosso catalano). La zia S ogni tanto si attacca a skype nostalgica e mi prega di mandare mille baci alle sue nipotine. Non vedo l’ora di vederle. Mi raccomando salutamele e riempile di baci della zia…Adesso vado a letto che sono stravolta, domani parto per un weekend a Londra. Vado a trovare Shamila (la sua amica londinese-srilankese, ex coinquilina in tempo universitari). E’ molto che non la vedo. La zia S la settimana scorsa ha passato un weekend a Napoli. C’era il matrimonio del suo amico Abbeto e tra gli invitati c’erano altri cari amici della zia S. Mi ha mandato il link di picasaweb.google.es e mi sono guardata le foto del matrimonio del suo amico, anche se non conoscevo praticamente nessuno. In compenso ho potuto vedere mia sorella in versione Monica Bellucci, tutta incarinita per l’occasione. Chissà in quanti hanno pensato che era molto bella. Ma la zia S considera uomini solo gli uomini che hanno un piede a terra e uno già sull’aereo per andare dall’altra parte del mondo. Se non sono in partenza, per la zia S gli uomini non hanno fascino. Anche la zia S è una che nella vita viaggia (se non si fosse capito). E’ così da quando ha venticinque anni. La sua è un’allergia all’Italia (in particolare a Pavia), cronica ed incurabile. La zia S è una giovane donna portata per il nomadismo e molto ben attrezzata per affrontare frequenti cambi di vita. Ogni volta che si trasferisce in un nuovo posto, tempo di comprare due cosine per arredare la nuova casa e tempo di ambientarsi al lavoro un attimino, ha già una decina di amiche che la invitano di qua e di là. La zia S è come una lumaca. Lei ha la casa sulle spalle e dove va va. Cambia poco. Le sue ricchezze stanno tutte dentro ad uno zainetto e nelle amicizie che si porta dietro, alcune da sempre. La sua casa barcellonese è la meta di un pellegrinaggio di amici che arrivano da tutti i posti in cui lei ha vissuto. La zia S si occupa di progetti di emergenza nei paesi in via di sviluppo e di progetti di recupero di situazioni disagiate. E’ per questo che viaggia da una parte all’altra del globo terracqueo. Per andare a vedere di cosa si tratta. Arriva, si stanzia, lavora, poi rientra alla base e chiama qui per raccontare le cose che ha visto. Quando passa a Pavia la zia S ha sempre la macchina fotografica e il cellulare pieni di moltissimi posti. Prima di arrivare dice: quando torno mi lasciate da sola con le streghe e ve ne andate a mangiare la pizza e a fare nottata con gli amici da qualche parte. A la grande ci sta di certo e A la piccola, me la incariño un po’ ed è fatta. La zia S è un persona concreta, dalle parole ai fatti. La zia S ucciderebbe per avere in casa un quadro fatto di disegni delle sue nipotine. Zia S, abbi fede. Ci stiamo lavorando.

sabato 20 giugno 2009 la zia S ha scritto:

mi sono emozionata!!!! sigh, sigh che voglia di vedervi..grazie, é stato un bellissimo pensiero,bacio la zia S

venerdì 5 febbraio 2010 D amica di zia S ha scritto:

sono una delle amiche "peruviane" di zia S…. vorrei tanto vederla!!!

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