Il diario

De Lamborghini

"Guardate bimbe, una Lamborghini! gialla!" "Caaaaaallllaaaaaa!!!" (Muccallaaaa) canta A la piccola fregandosene della Lamborghini gialla "Deve essere proprio vecchia"  – commenta A la piccola rannicchiata sul trespolo-seggiolino "Come fai a dirlo?" "Vedi? E’ bassa, bassissima. E’ vecchia" "Ma no, non credo, non è detto" "Siii. Prima era una macchina normale, come le altre, poi è diventata vecchia e si è abbassata tutta" "Interessante teoria, però non credo proprio che più una macchina è bassa, più è vecchia. Una macchina è una macchina e basta. Sono le persone che invecchiando a volte si incurvano e sembrano più basse" "Caaaalllaaaaaaaaaaa!!! Caaaaaaalllllllaaaaaaaaaaa!!!!"  A la piccola ci fa da sottofondo col suo vocione e pretende Muccalla a ripetizione. Questo cd è fuso, le prime due tracce sono due solchi scavati nel cd e io, nel tentativo di rendere sereni i nostri trasbordi mattutini e serali, assecondo prontamente i precisissimi gusti musicali di A la piccola (per inciso. A la piccola per esprimersi e raggiungere i suoi scopi, usa uno stile che predilige la sintesi e punta dritto al risultato: poche parole ma molto efficaci e molto ben assestate. Se non bastano le parole passa alle grida e/o alle mani, senza troppi pensieri). "Anche le macchine fanno così. Te lo assicuro" – cerca di convincermi A la grande "E la mia macchina com’è?" "Altissima" "Ah bene, allora è una macchina giovane" "Giovane. Come te" "Che bello" "E, ma tra poco invecchierai anche tu e allora anche questa macchina diventerà bassa" "Beh, ma guarda il nonno P. Lui ha una macchina alta ma non è più un giovanotto" "L’avrà cambiata" dice A la grande facendo spallucce "Allora non vale" "Sì che vale. Basta che non ti dimentichi di cambiare la macchina" Allora signore e signori che passate le vostre giornate tra botox, fillers, silicone e chirurgo plastico, ma che fate??? Cambiate la macchina e buona notte. Così non rinsecchirete più. Fino al giorno in cui vi accorgerete che l’alzheimer vi ha fatto dimenticare di cambiare la macchina. E allora il declino sarà inevitabile, la forza di gravità inesorabile e lo specchio impietoso. Io per adesso sto in una botte di ferro: ho una macchina ancora bella alta.

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