Il diario

Hola, que tal?

Venerdì mattina la zia S è atterrata nell’italiana pianura padana per una breve pausa. Periodicamente, il loop della sua movimentatissima vita spagnola richiede uno stacco e lo stacco dei primi di ottobre, da qualche anno a questa parte, sancisce per la zia S la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno. Arrivata direttamente dalla spiaggia de La Barceloneta – perché nella sua città d’adozione la sorella cosmopolita della mamma ha appena smesso di farsi di mare e di sole –  la zia S alloggia presso la casa dalla nonna R e del nonno P, in quella che fu la stanza della sua giovinezza. Ora che è qui, quotidianamente la zia S visita l’intera famiglia B:

  • la sua sorella muffa (la mamma), quella che sembrava un’incorreggibile ribelle ormai incamminata sulla via delle perdizione senza ritorno e poi, senza nemmeno passare dalla convivenza, ha lasciato la casa dei suoi genitori per buttarsi subito tra le braccia del mago G, per amarlo e onorarlo;
  • le sue nipotine A la grande e A la piccola: "ma quando le mettete sull’aereo e me le portate a Barcellona che sono già così grandi?";
  • suo cognato, il mago G che, inesorabilmente pone sempre la stessa domanda: "zia S quando dai un cuginetto alle tue nipotine?"

Schivando abilmente l’argomento spinoso, la zia S interpella A la grande: "non dici niente alla zia? "hola, que tal?" risponde pronta A la grande
"questa nipotina mi darà delle soddisfazioni" dice la zia S con un sorriso grande così

Intanto A la piccola sbriciola il suo pastello a cera tra le dita e mormora "muibien muibien…" "Wiiiiiiiii – gioisce la zia S – queste nipoti sono portate per le lingue straniere, ma non le mandate a fare qualche corso???" "Veramente zia S abbiamo appena iniziato alla danza A la grande e per adesso ci basta – frena il mago G, convinto sostenitore del gioco e teorico della noia costruttiva – queste bambine per adesso devono giocare!!!"
"Mmm sì. Forse avete ragione. Va bè, per lo spagnolo non c’è problema, ci sono io"
"Come insegnante di spagnolo vai benissimo tu, zia S – la rassicura la mamma – ora raccontaci di Barcellona, vogliamo sapere tutto" "Ok…dov’ero rimasta?" chiede la zia S La vita della zia S è così diversa da quella dell’intera famiglia B che sembra impossibile non tempestarla di domande su tutto: il lavoro, il dopo lavoro, le sue amicizie spagnole, le sue amicizie italiane che reggono incredibilmente la distanza. L’unico limite di questa vita spagnola della zia S è che cercare di capirla e di conoscerla implica un notevole sforzo di immaginazione. Ti prende la curiosità di entrarci dentro in questa vita, di andare a vedere davvero la gente che lavora con lei, le amiche, la boqueria e tutto il resto. Le due A minuscole – A la grande soprattutto – chiedono spesso i perchè e percome della zia S che vive in Spagna e ogni aereo che passa sopra le loro teste è un volo di linea dell’AirOne che porta la zia S in questa o in quella parte del mondo. Martedì mattina all’alba la zia S salirà di nuovo su un aereo con destinazione Barcellona e per un po’ sarà solo negli sms, in skype e nelle email, oltre che nei cuori e nelle menti di quelli l’aspettano qui. Almeno fino al prossimo cambio di stagione, perchè la zia S ha promesso di tornare con il solstizio d’inverno. E questa volta sarà Natale davvero.

Lascia un commento