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La festa di San Martino tra i bambini della De Amicis

Gli Amici degli Orti e il Comune presentano il progetto Ambiente che coinvolge il primo circolo.

«E questo, si mangia?» chiede Sofia guardando perplessa un bulbo tirato fuori dal sacchetto regalo ricevuto per San Martino dall’associazione Amici degli Orti Assi San Paolo. «Prima lo devi cucinare – suggerisce Olivia con il codino e gli occhi castani, – è una cipolla». Giorgia, allora, tira fuori una bustina di concime liquido con una rosa sull’etichetta: «Sembra un campioncino di sapone liquido», si stupisce.
 La festa di San Martino, che protegge i raccolti dalla tempesta e segna la fine dell’anno agrario, è stata celebrata ieri alla scuola De Amicis con la presentazione del progetto ambiente che oltre all’associazione degli ortolani coinvolge il settore istruzione del comune di Pavia e le scuole De Amicis, Carducci e Vaccari. I bambini delle seconde A, B e C della De Amicis hanno ricevuto in dono una busta gialla con dentro bulbi, sementi, castagne, un libretto esplicativo e del fertilizzante per continuare il contatto con la terra iniziato a ottobre con l’uscita didattica agli orti di via Assi San Paolo. «Il progetto di educazione ambientale è giunto al quarto anno – ha spiegato Patrizia Mangiarotti, responsabile del settore istruzione – I bambini hanno l’occasione di vedere dal vivo quello che sui libri possono solo leggere». E sembra ce ne sia bisogno. Lidia Bertuggia, dirigente scolastica del primo circolo, sottolinea: «Per i bambini di città è importante poter vedere in prima persona come nascono ortaggi e verdure per non perdere il rapporto con la natura». «Altrimenti – aggiunge Gilberto Garavaglia, che coordina l’attività didattica negli orti – non sanno nemmeno che forma abbia l’insalata in pianta perchè sono abituati a vederle in busta, nel negozio».
 I bambini di De Amicis e Carducci a ottobre hanno piantato fave e piselli, aglio e cipolle, trapiantato insalata e fragole accompagnati dai nonni-ortolani (Luisa Arvani, presidente dell’associazione, Lino caserio, Santino Pelizzoli, Pierino Gavana e Nello Cacciari, oltre a Garavaglia) e a primavera torneranno per vedere i risultati, mentre i bimbi della Vaccari la settimana scorsa hanno raccolto le arachidi. Ieri hanno imparato che in autunno con la luna nuova si devono piantare gli alberi da frutto mentre con la luna crescente si possono seminare radicchio, aglio e tanto altro. Ma dalla terra non passa soltanto la conoscenza “scientifica”: passano anche le storie della tradizione rurale che rischiano di perdersi. Così ieri alla De Amicis hanno ascoltato dalla voce dei nonni degli orti Assi San Paolo il racconto dei contadini che a San Martino salivano sul carretto con tutta la loro roba e si spostavano da una cascina all’altra scoprendo perchè, a Pavia, si dice “fare San Martino” per “traslocare”. (a.gh.)

(fonte: la Provincia Pavese del 12 novembre 2009)

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