Il diario

La gentilezza salverà il mondo

La gentilezza salverà il mondo

Due bambini, fratello e sorella. Bellissimi e bravi. Due tate: una peruviana, avrà da poco passato i quaranta, l’altra giovane, bionda, occhi azzurri e capelli lunghi biondi raccolti in una coda di cavallo, fisico tonico, slanciata. Sono state lì, per una settimana, mattina e pomeriggio, sulla spiaggia, davanti a noi. Noi, due sdraio sul mondo: le A minuscole hanno la compagnia, non le vediamo mai, e noi due ci godiamo il relax del non dover fare niente, concedendoci il lusso di osservare la gente. Loro, una sdraio e un lettino, a volte una sdraio in più quando compare la nonna. Sono tutte pacate, gentili con questi due bimbi splendidi: riccioli castano scuro lui, riccioli rossissimi lei. Lei, la minore dei due, avrà tre anni, una voce da Chipmunk. Parla un sacco e dice cose sensate, ma anche molto insensate, spesso molto divertenti. Lui, il fratellino, 6 anni circa, ogni tanto scompare con un compagno di giochi molto più grande di lui che lo adora. Si vede, perché lo viene a cercare. Non frignano, ubbidiscono, a sentirli parlare viene voglia di stare ad ascoltarli. Sono genuini, normali. Vien da pensare che abbiano due genitori in gamba. Chissà. Magari invece no. La genetica non è una scienza esatta. Magari è tutto merito delle due tate: la peruviana deve essere la badante della nonna, ma in realtà si divide dove serve; la ragazza è chiaro che si dedica ai bambini e basta. Sono un meccanismo perfetto. Silenzioso e ben oliato. Cerco di capire cos’è che rende quel piccolo microcosmo da spiaggia diverso dal resto. Poi ci arrivo: la gentilezza. Allora penso che non è la bellezza. E’ la gentilezza che salverà il mondo.  

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