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Passa la riforma, ecco cosa cambia a Pavia

Si parte solo dalle prime, ma il taglio all’orario riguarda tutti.

La riforma delle scuole superiori da ieri è ufficiale. Anche se, rispetto alle bozze in circolazione da qualche tempo, non ci sono i quadri orari ufficiali e i dettagli operativi. E’ sicuro però che partirà dalle classi prime. Anche se per tecnici e professionali la parte della riforma che riguarda gli orari sarà operativa per tutti. Ma cosa cambierà a Pavia?
Il liceo artistico avrà sei indirizzi invece dei tre previsti inizialmente: arti figurative, architettura e ambiente, audiovisivo e multimedia, design, grafica, scenografia. Il liceo artistico Volta ha già detto che cercherà comunque di mantenere l’attuale offerta formativa. Così per i geometri. che rientrano nell’istruzione tecnica. I tecnici appunto avranno due settori e 11 indirizzi, decisamente meno rispetto al passato: erano organizzati in dieci settori e 39 indirizzi. Da una parte ci sarà l’«economico» dall’altra il «tecnologico». E poi al loro interno si snoderanno le specializzazioni. Al Cardano non dovrebbero esserci grossi cambiamenti, e resta comunque accettata la richiesta di attivazione del liceo tecnologico, che ora si chiamerà delle scienze applicate. Ci sarà più inglese per tutti. Con anche alcune discipline da insegnare in lingua straniera. Così già al terzo anno del liceo linguistico, novità dunque per il Cairoli. Che attiverà anche il nuovo liceo delle scienze sociali, al posto del socio-psico-pedagogici. Al liceo classico la novità è rappresentata dalla lingua straniera per tutti i cinque anni e un potenziamento della matematica. Delle sperimentazioni in atto nei licei scientifici non si parla nella presentazione di ieri. Per questo si dovranno attendere i regolamenti. Anche per chiarire, per esempio per Pavia, se Copernico e Taramelli potranno avere il bilingue. Ancora nessuna notizia sul liceo musicale: confermato il numero di 40 sezioni, si dovrà aspettare di capire se Vittadini e Cairoli potranno attivarlo. (ma.br.)

(fonte: la Provincia pavese del 5 febbraio 2010)

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