Il giornale

AINS chiede aiuto per le bambine della Casa d’Accoglienza di Mazatenango

AINS Onlus: non sono nè missionari nè cooperanti, solo un gruppo di persone che cerca la concretezza.

Dal reportage dell’ultimo viaggio di alcuni soci di Pavia di AINS, in Guatemala

Hogar Santa Maria de Jèsus – Mazatenango, Guatemala, 2009

Una delle tappe principali del viaggio del Gennaio scorso è stata la Casa d’Accoglienza di Mazatenango "Santa Maria de Jèsus".
Cos’è questa struttura? E’ un luogo dove vengono ospitate bambine e ragazze provenienti da situazioni di grave disagio familiare e sociale, o peggio, perchè vittime di abusi e violenze di diversa natura e gravità.

L’età delle ospiti, attualmente, è compresa tra i 7 mesi (c’è una neonata con sua mamma) e i 18 anni.

La Casa è ubicata nella periferia agricola della città di Mazatenango – Nord/Ovest del Guatemala, Costa del Sur, non lontana dall’Oceano Pacifico, prossima al confine col Messico – ed è immersa in un contesto ambientale molto ricco caratterizzato dal tipico verde brillante della foresta tropicale. Questa casa è gestita e diretta dalle suore della Carità di Maria Immacolata, con le quali collaboriamo ormai da diversi anni e di cui conosciamo la serietà e l’affidabilità; in particolare vogliamo riferirci a Madre Antonietta Leon Coloma responsabile della struttura e nostra referente per questo tipo di progetto.

La situazione attuale

Nel Gennaio scorso abbiamo registrato una situazione di forte difficoltà per quanto attiene la gestione economica della Casa. Principalmente per due motivi: da un lato l’estrema precarietà nel garantire la continuità dell’appoggio finanziario di alcuni benefattori locali impegnati da anni a sostenere l´Hogar, negli ultimi tempi sempre meno disponibili, dall’altro, la presenza di 40 ospiti, ad oggi numero massimo di soggetti ricevibili, ha comportato un aggravio nelle esigenze di ogni giorno e nei costi generali di funzionamento. Il resto l´ha causato la crisi economica generale i cui morsi si fanno sentire in misura molto più accentuata nei paesi cosiddetti poveri.

Per cominciare a porre un rimedio a questa stretta le quattro suore lì assegnate conferiscono in una cassa comune il loro stipendio (1000 quetzal mensili pari a 100 euro circa) oltre ad uno stipendio straordinario conferito da Madre Antonietta e frutto del suo lavoro presso la fondazione C.F.C.A. (2.900 Quetzal mensili sono 290 euro circa). Diminuzione delle entrate, conseguente aumento delle bambine ospiti rispetto agli anni passati, risultato: problemi. Problemi per quanto riguarda la mensa, ovvero la quantità e la qualità di cibo somministrato almeno tre volte al giorno, quest’anno decisamente impoverito. Problemi per quanto attiene la reperibilità del materiale necessario all’igiene personale; problemi nel reperire materiale didattico sufficiente per coprire i bisogni di tutte le ragazze le quali frequentano, a seconda dell’età, un preciso grado scolastico. Problemi nella manutenzione generale della Casa. Insomma, tanti problemi.

Gli obiettivi "minimi" che proponiamo per dare una mano a questa comunità.

Alcune cifre: 

Questione mensa:

con 0.50 euro si garantiscono tre pasti al giorno a una bambina, con 15.00 euro tre pasti al giorno per un mese, con 90.00 euro per sei mesi e con 180 euro per un anno.
 
L’obiettivo minimo che ci prefissiamo è di raggiungere il traguardo di 7.000 euro nel corso del 2009 per poter continuare a garantire un’alimentazione decente a queste bambine e ragazze.

Questione scuola:

con 0,15 euro si acquista una penna o una matita, con 0,05 euro un temperino, con 0,10 euro una gomma per cancellare, con 0,25 euro un quaderno di 40 pagine , con 0,35 euro un quaderno di 80 pagine, con 1,50 euro si acquista un libro di geografia e con 4,00 euro un libro di lettura.

L’obiettivo "massimo" è di raggiungere  30.000 euro necessari per coprire i costi di funzionamento annuali della Casa (costi generali, trasporti, manutenzioni, scuola, vitto, alloggio, mensa, custode, varie ed eventuali…). Questo obiettivo è anche finalizzato a creare un circolo virtuoso tale per cui, con questo appoggio più oneroso, la comunità possa approntare in un futuro prossimo progetti che consentano di avviare forme di autofinanziamento come l’apertura di laboratori o di piccole attività commerciali.

Per iniziare, ovviamente, serve un fondo che incoraggi l’impresa.

Si può aderire a questo progetto, con un contributo volontario, nelle seguenti forme:

  • Versamento su ccp. 46330429 intestato a Ains onlus- c/o AISLeC, via Flarer n. 6 – 27100 Pavia
  • Causale: Progetto MazatenangoLasciando un’offerta libera presso l’ Edicola Chiodini – Via Roma, 118 a San Martino Siccomario – tel: 0382490338
  • Per ogni versamento, lasciando nome, cognome e indirizzo, verrà spedita a casa regolare ricevuta dell’associazione.

Presso "Il Mercatino" della Coop. Sociale La Piracanta – corso Garibaldi, 22/a – Pavia

Per informazioni sul progetto e sull’associazione AINS: tel. 333.4464723 (Giulia) – associazioneains@yahoo.it

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