Il diario

Pranzo di Ferragosto

ore 7.06 – A la piccola si sveglia, mette la testa fuori dal lettino e chiama papà. Poi sgambetta nella stanza dove la mamma dorme adagiata al fianco di A la grande e sveglia anche lei. A la grande, per fortuna, ha il sonno di piombo. "Mamma tatte! tatte tatte!!!" ordina A la piccola in preda all’astinenza fisiologica da latte  ore 9.00 – sbrigato il rito della colazione, che, pur essendo Ferragosto, avviene alla solita maniera, il mago G, con la fattiva collaborazione della mente diabolica della mamma, tira fuori dal cilindro l’idea del giorno e annuncia trionfante: "andiamo al lago di Arpy"  "si va in macchina al Lago di Arpia?" si informa A la grande  "un po’ in macchina e un po’ a piedi" risponde la mamma dicendo tutto e dicendo niente, secondo una tattica molto in voga tra le mamme del ventunesimo secolo 
ore 11.15 – la famiglia B riesce a chiudersi alle spalle la porta della casa di Aosta, in direzione Morgex. Da quelle parti dovrebbe iniziare il sentiero che conduce al Lago di Arpy  ore 12.00 – il sentiero che porta al Lago di Arpy non è dalle parti di Morgex, ma molto più su, al Colle San Carlo, nei pressi dell’Hotel Genzianella e, essendo Ferragosto, ovviamente non c’è un buco per la macchina nemmeno a inventarselo, nemmeno se hai il suv o il Land Rover Freelander ore 12.30 – il mago-capitan G e il navigatore-esperto mamma decidono di ridiscendere a valle, dall’altra parte, tentando la sorte. La famiglia B si ritrova a La Thuile e, in un’area attrezzata sulle rive di un torrente. Come se fosse tutto organizzato, appena la mamma e il mago G iniziano a cercare con lo sguardo un posto dove accamparsi, una famiglia mandata dal cielo cede il posto alla famiglia B, al tavolo più tranquillo e isolato di tutta l’area, vista torrente.   ore 12.45 – l’acqua scorre tranquilla tra le pietre e la famiglia B armeggia tra panini cotto e fontina, pomodori olio e sale, acqua e lemonsoda, omogeneizzati di frutta e biscotti Guiro (i Ringo del commercio equo e solidale).  ore 14.00 – la mamma, il mago G, A la grande e A la piccola, hanno consumato il miglior pranzo di Ferragosto che avessero potuto immaginare. Non hanno fatto nemmeno un po’ di fatica e hanno scattato qualche memorabile foto. Complice uno sfondo colorato di verde e di azzurro e un sottofondo musicale di acqua e rumori della natura e, per finire, un odore di barbecue di Ferragosto nell’aria. 

sabato 22 agosto 2009 la zia S ha scritto: io voglio le foto!

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