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Bocciatura se c’è il 5 in condotta

Con il 5 in condotta non si passerà alla classe successiva né si potranno sostenere gli esami di Terza media e di Maturità. Lo stabilisce il regolamento sulla valutazione degli studenti approvato ieri mattina in via definitiva dal consiglio dei ministri.

Il provvedimento prevede il ritorno dei voti numerici, a partire dalle elementari, e conferma l’obbligo scolastico fino al sedicesimo anno di età.  Ma ieri è stata un’altra giornata di polemiche tra il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini e il mondo della scuola.

Il ministro ribadisce il suo «no» ai presidi che fanno politica, dopo l’iniziativa dei 250 dirigenti dell’Associazione delle scuole del Lazio (Asal). E lo fa chiamando in causa la Cgil per la «minoranza organizzata» di presidi-politici. Pronta la replica della Flc Cgil, che ha scritto al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per attirare l’attenzione «sulla drammatica situazione in cui versano le scuole pubbliche». Anche Cisl e Snal Confsal rispondono al ministro, attaccata pure dall’opposizione.  

«Confermo la presenza all’interno della scuola di dirigenti che fanno politica creando inutilmente allarmismi che si riflettono sulle famiglie, sui genitori», ha detto il ministro. Pronta la replica della Flc Cgil: «Gelmini la smetta di attaccare la Flc Cgil e cominci a risolvere i problemi della scuola italiana che per sua responsabilità è nella incertezza più totale. Le uniche cose certe sono i tagli che distruggono la scuola pubblica».  

Scuola primaria. I bambini saranno valutati dall’insegnante unico di riferimento. Solo per la religione e il voto in condotta resta la valutazione attraverso un giudizio.

Secondaria di primo grado. La valutazione con voti numerici riguarderà anche la musica. Alle medie l’insegnamento della religione cattolica continuerà a essere valutato attraverso un giudizio sintetico del docente. Per essere ammessi all’anno successivo, comunque, sarà necessario avere almeno 6 in ogni materia. Per la ammissione all’esame di terza media si dovrà avere la sufficienza in tutte le materie (condotta compresa).  

Secondaria di secondo grado. La valutazione intermedia e finale degli apprendimenti è effettuata dal consiglio di classe. Nello scrutinio finale il consiglio di classe sospenderà il giudizio degli alunni che non hanno conseguito la sufficienza in una o più materie. A conclusione dei corsi di recupero il consiglio di classe, dopo aver accertato il recupero delle lacune entro la fine dello stesso anno scolastico e non oltre la data di inizio delle lezioni dell’anno successivo, formulerà il giudizio finale e l’ammissione alla classe successiva. Quest’anno per essere ammessi all’esame di Stato sarà necessaria la media del 6 e la condotta concorrerà alla formazione della media. Dal prossimo anno saranno ammessi all’esame tutti gli studenti che conseguiranno la sufficienza in tutte le materie e in condotta. Saranno ammessi direttamente agli esami di Stato gli «ottisti» e cioè gli studenti che in quarta hanno conseguito 8 decimi in ciascuna materia e nel comportamento e che hanno riportato una votazione non inferiore al 7 in ciascuna disciplina, 8 per la condotta nelle classi seconda e terza. L’educazione fisica concorre alla media dei voti.  Il cartellino giallo. Il 5 in condotta sarà attribuito dal consiglio di classe per gravi violazioni dei doveri degli studenti, purchè prima sia stata data al ragazzo una sanzione disciplinare, che sarà una sorta di cartellino giallo, dopo il quale se i comportamenti gravi persisteranno scatterà il 5.

 
(fonte: Quotidiani Espresso del 29 maggio 2009)

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